L’alimentazione umida nel gatto.
COME DEVE MANGIARE UN GATTO, SECONDO LA MIA ESPERIENZA DI ALLEVAMENTO: NON DATE SOLO CIBO SECCO!
Fino ad un anno di età il cucciolo deve mangiare quanto vuole, il cibo va lasciato a sua disposizione per l’intero arco della giornata avendo cura di cambiarlo con ragionevole frequenza. La maggior parte dei gattini, a differenza dei cuccioli di cane che tendono ad abbuffarsi, non mangia più del necessario e se viene alimentata in modo corretto e bilanciato crescerà rapidamente e in maniera armoniosa. Cuccioli e adulti devono avere sempre a disposizione la ciotola contenente acqua fresca da bere, che deve essere cambiata almeno una volta al giorno. Non è consigliabile offrire latte vaccino, in quanto questo alimento può causare diarrea, ma non per questo motivo si deve rinunciare a questa preziosa fonte di proteine nobili, vitamine liposolubili e calcio: una valida alternativa in questo senso è il latte di capra, molto più digeribile di quello di mucca. Volendo si può usare latte privo di lattosio appositamente studiato per i gatti, ne esistono varie marche in commercio; il prodotto da noi consigliato è il latte per gatti GIMPET, che noi usiamo da molti anni e che presenta un ottimo grado di appetibilità e tollerabilità.
La base alimentare del cucciolo può essere costituita da un buon alimento umido industriale per GATTINI ad alto contenuto di carne 60-80% e a bassissimo contenuto di cereali 1-2%, che sarà sostituito, dopo il dodicesimo mese d’età, da un cibo equivalente formulato per gatti ADULTI.
In alternativa e come scelta elettiva, è da noi caldamente raccomandato l’uso di carne nella dieta del gatto (esclusa quella di maiale). Macinata o a pezzettini, deve essere offerta al gatto solo previo congelamento, una volta al giorno e assolutamente cruda. A questo scopo si consiglia l’acquisto di sovraccosce di pollo e di tacchino complete di pelle, cuore di manzo e quaglia intera (completa di ossa), tagliata in piccoli pezzi o macinata grossolanamente. Il tutto mescolato, diviso in sacchetti da porzione e congelato ad una temperatura di meno 20 gradi per un periodo minimo di sette giorni, meglio se per due settimane. La carne deve provenire esclusivamente da supermercati e macellerie e solo da allevamenti italiani. Prima del commercio deve aver passato controlli severi, sia quando gli animali sono ancora vivi, sia ad avvenuta macellazione, prima di finire sui banchi. Il fegato di manzo si può aggiungere, due volte a settimana, in quantità modica e mischiato alle altre carni. Questa frattaglia, infatti, fornisce un valido apporto di vitamina “A”, molto utile nella dieta se data in maniera corretta e moderata, ma il cui abuso può provocare intossicazione con conseguente e grave danno epatico. Tenere sempre presente che qualsiasi alimento deve essere somministrato a temperatura ambiente, MAI appena tolto dal frigorifero.
Il mangime secco può essere un buon alimento a patto che non contenga farine di carne o alte percentuali di soia e cereali (meglio se “Grain Free) e non venga posto come alternativa ad una corretta dieta prevalentemente umida. Un buon croccantino, quindi, con alta percentuale di carne e privo di farine si può offrire tranquillamente come validissimo elemento integrativo alla dieta umida , ma non come unico apporto alimetare!
Il gatto è un “CARNIVORO OBBLIGATO”. In natura si nutre di piccole prede che cattura e divora fresche, durante tutto l’arco della giornata. La fonte energetica primaria richiesta dal suo organismo è rappresentata da proteine di origine animale. Non è programmato per mangiare cereali e carboidrati in generale, deve mangiare poco e spesso, il suo stomaco infatti, essendo piccolo e poco elastico, non è adatto a contenere grandi quantità di cibo e la sua digestione è ottimizzata su questi parametri. Il gatto ha un bassissimo istinto della sete, il suo organismo è predisposto a trarre la giusta quantità di liquidi dal regime alimentare sopra descritto e per sua natura, se è in buono stato di salute, tende a bere pochissimo, ma la mancanza di introduzione di liquidi sotto forma alimentare non aumenta considerevolmente il suo bisogno di bere. Questa sua peculiarità lo porta, se mal alimentato, a soffrire di disordini dell’apparato urinario che spesso possono sfociare in patologie dagli esiti anche molto gravi. Per questo motivo si consiglia, a tutti i proprietari, di fornire ai propri gatti una dieta ricca di alimenti umidi e carni fresche sottoposte a scrupoloso controllo sanitario.
Due volte la settimana si può offrire un tuorlo d’uovo crudo assolutamente privo di albume.
Sempre due volte a settimana (non di più) una sottiletta spezzettata sarà molto gradita dal gatto e fornirà un valido apporto di calcio.
Il pesce è un alimento molto digeribile e consigliato nella dieta del cucciolo e dell’adulto.
Molto apprezzato è il nasello che deve essere bollito o cotto nel forno a microonde per pochi minuti, prestando la massima attenzione nel diliscarlo. Una volta a settimana, il pesce può sostituire la razione giornaliera di carne.
Una scatoletta da 80 grammi di tonno sott’olio sgocciolato può essere aggiunto, ogni dieci giorni, alla dieta del gatto anche mischiato alla consueta razione.
E’ bene tenere sempre presente che, i repentini cambi di alimentazione, anche la semplice sostituzione della marca di scatoletta alla quale il nostro gatto è assuefatto, può alterare il suo delicato equilibrio intestinale dando origine a fastidiose diarree. Quindi, laddove si desideri effettuare modificazioni alla dieta del nostro amico, è buona norma immettere i nuovi alimenti in maniera rigorosamente graduale. Ciò vuol dire armarsi di molta pazienza e iniziare ad aggiungere alla consueta dieta una minima quantità del cibo che vogliamo andare a sostituire o ad aggiungere. Dobbiamo mettere in preventivo un periodo di almeno tre settimane durante il quale aumenteremo molto gradatamente le dosi del nuovo alimento, modificando in maniera quasi impercettibile la dieta e aumentando pian piano le dosi, per poter arrivare, nel lasso di tempo indicato, all’obiettivo di aver sostituito completamente l’intero pasto del gatto senza aver arrecato nessun danno al suo delicato apparato digestivo e neppure al “nostro sistema olfattivo e nervoso”.
Gli alimenti per cuccioli si devono somministrare almeno fino al compimento del primo anno di vita.
Buon appetito a tutti i gatti del mondo e a tutti coloro che hanno a cuore la salute di questi magnifici compagni di vita.
Gianna Bizzarri Venturi